La fine del mondo secondo i Maya non riguarda Cisternino e i R.E.M. non sono invitati

fine_del_mondoMi ha chiamata un mio amico di Cisternino e mi ha detto che la sua città della pace  – gemellata con Kreuzling, nel Canton Turgovia, sul lago di Costanza – in questi giorni è diventata letteralmente “un gran casino”: traffico bloccato e ristoranti e albergatori che non sanno più dove stipare i turisti, giunti da ogni dove per salvarsi dalla fatidica “fine del mondo” che, secondo alcune profezie attribuite ai Maya, sarebbe domani. Domani a mezzogiorno, tutti noi terrestri verremo colpiti da inenarrabili sciagure. Tutto il pianeta sparirà e resterà soltanto… Cisternino. Certamente i Maya – i quali seppellivano i loro morti solo in luoghi che ritenessero protetti dagli dèi  – dovevano aver fatto i loro calcoli con precisione per individuare nel comune brindisino l’ombelico del mondo. Anche Bhole Baba, comunemente noto con il nome di Babaji, quando scelse Cisternino come luogo ideale in cui insediare il suo tempio, sebbene non ne attribuisse le ragioni al disegno dell’apocalisse. Infatti,per mettersi al riparo da eventuali bufale e sciocche superstizioni, anche il  Presidente attuale dell’Herakhandi Samaj Italiano (che ha sede, appunto, a Cisternino)  smentisce l’imminente arrivo della fine per l’umanità: «Scrivo questo comunicato, a nome del Consiglio Direttivo dell’Herakhandi Samaj Italiano e di tutti i devoti di Babaji in Italia, a causa del gran rumore che si sta facendo sui mass media a proposito della “fine del mondo”, del “calendario Maya” e “della comunità dei devoti di Babaji di Cisternino”, per dare alcune informazioni corrette. E’ vero che Babaji ha dato la sua benedizione per la costruzione di un ashram nella valle d’Itria e che alcuni suoi devoti sono andati a vivere nelle vicinanze di quest’ashram. E’ vero anche che il centro di Cisternino, chiamato Ashram Bhole Baba, offre i suoi spazi ad attività culturali di vario genere e che in passato ha ospitato due incontri sul calendario Maya. E’ assolutamente certo il fatto che Babaji non parlò mai nei suoi discorsi della profezia Maya. Il movimento dei devoti di Babaji in Italia, che io rappresento come presidente, non crede affatto ad un’imminente fine del mondo il 21 dicembre 2012».

Ma intanto in queste ore i turisti a Cisternino consumano i loro “ultimi” baccanali prima dell’apocalisse: carni alla brace cotte nelle piazze e per le vie del paese, vino in abbondanza, cucina tipica del luogo, musica e artisti di strada a far festa. I cistranesi invece si comportano come al solito, facendo leva sul loro grande spirito d’ospitalità. E mentre ristoratori ed albergatori s’inginocchiano adorando i Maya “per la grazia ricevuta”, l’ amico al telefono mi comunica che non riesce a trovare un solo tavolo libero in una pizzeria e invia ai Maya le sue personali “benedizioni”, ma qui devo censurarle. remDa non censurare è una citazione musicale che pare obbligata: It’s the End of the World as We Know It (And I Feel Fine) fa parte del secondo album dei R.E.M. (un gruppo musicale che non esiste più: si sono sciolti nel 2011). Il brano, ispirato a “La guerra dei mondi” di Orson Welles, cita alcuni celebri personaggi le cui iniziali sono rigorosamente L.B. (Lenny Bruce, Lester Bangs…) che Mike Stipe raccontò di aver sognato mentre partecipavano ad una festa dove lui soltanto non era stato invitato… Il mio amico, Luigi B, questa sera probabilmente realizzerà il sogno di Stipe…e lo farà restandosene a dieta! In compenso, io, domani, 21 dicembre 2012, sarò ‘invitata di una festa di compleanno.Una persona cara spegnerà le sue candeline ed io (che non credo alla fine del mondo) esprimerò uno o più desideri insieme a lei.

 

 

giuseppina_brandonisio_giornalismi_storie_e_rappresentazioniPost Scriptum: tra i commenti lasciati in questo blog, ce n’è uno legato all’imminente uscita del mio libro (in versione cartacea, perché l’e-book è già disponibile su Amazon) dal titolo “Giornalismi, storie e rappresentazioni“:la storia de “La Guerra dei Mondi” (trasmissione che consacrò Orson Welles al successo), inaugura proprio il primo capitolo del testo, quindi,  se volete sapere cosa accadde il giorno della fatidica messa in scena radiofonica del regista di “Quarto Potere”, vi consiglio di comprarlo! Ora, chiusa la parentesi auto-promozionale, confesso che alle profezie e alle cabale non credo neanch’io, ma a Luigi – che è un esperto conoscitore della smorfia napoletana –  ho domandato “che numero gioca il nome di un altro Luigi che qualche volta mi è apparso nei sogni (o negli incubi: dipende dai punti di vista). Luigi,  per me sta per Gigi D’alessio (un incubo musicale, lo confesso!) e famoso personaggio,  più o meno come quelli citati  dal frontman dei R.E.M. che hanno invece le iniziali LD. D’Alessio, casereccio, napoletano, popolare quasi quanto San Gennaro e la pizza nel mondo, non sembra avere ancora un numero nella smorfia napoletana, ma indagherò. Intanto, ho appreso che, giocandovi i numeri: 5 (il mese di maggio), 18 (il sangue), 66 (il miracolo) e 90 (il popolo), pregando San Gennaro, potreste vincere una quaterna al lotto. Buona fine del mondo a tutti! Vivetela intensamente, mi raccomando, ogni giorno come fosse l’ultimo! … e Buon Natale (se sopravviveremo).

Pubblicato da musicheculture

Musicheculture, sito di informazione, storia, attualità e cultura musicale diretto Giuseppina Brandonisio,

2 Risposte a “La fine del mondo secondo i Maya non riguarda Cisternino e i R.E.M. non sono invitati”

  1. Ciao Pi sono Michele di Cisternino. Quando ripassi dalle mie parti, fai un fischio 😉
    mandami una mail così organizziamo!

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