Riascolto Disintegration, il concept album dei Cure uscito nel 1989. Si tratta del disco della disintegrazione, della morte e della rinascita, del sorriso amaro e dell’amore perduto e poi ritrovato. E’ l’album di chi non vuole arrendersi e aspira alla catarsi. E’ una svolta stilistica importante per il gruppo di Robert Smith: con quest’album la dark band – post punk inglese, una delle formazioni più emblematiche della scena new wave, si tuffa nei colori del pop ma dispiegando chitarre, basso e, sopratutto, tastiere ossessive, riproponendo anche un particolare approccio lisergico e psichedelico. Disintegration, l’album più commerciale dei Cure, è da sempre tra i miei preferiti: è il disco della famosissima Lullaby, è l’album con cui R. Smith scrive la parola “fine”, per chiudere un’epoca e ripartire.
E’ un disco che potrebbe portarmi fortuna (se solo fossi superstiziosa)
…e che faccia del giorno, un giorno nuovo!
“I think it’s dark and it looks like rain”
You said
“And the wind is blowing like it’s the end of the world”
You said
“And it’s so cold
It’s like the cold if you were dead”
And then you smiled
For a second
“I think I’m old and I’m feeling pain”
You said
“And it’s all running out like it’s the end of the world”