Bloody Mary – Dig Up For The Party

Bloody Mary - Dig Up For The Partyhttp://radio.torvergata.it/

A giudicare dal loro look, si capisce immediatamente che siamo di fronte ad una dark rock band. E se scorriamo con gli occhi le tracce comprese in questo loro secondo mini cd, vedremo anche che l’ultima è Pet Sematary: una cover dei gloriosi Ramones. I Bloody Mary non sono certo degli esordienti. Conblood’n’roll, il loro primo cd uscito nel 2005 (dopo un paio di altri singoli), la band si impose alle orecchie della critica specializzata. E per il loro dark sound, che pesca a piene mani nella new wave dei primi anni Ottanta, l’accostamento ai Curee ai Sister of mercy ci pare più che doveroso. La loro musica appare come ferma nel tempo ed è proprio per questa sua caratteristica che ci restituisce intatte le atmosfere cupe che caratterizzarono quel momento, impregnate come furono dell’umore di quanti si tennero lontani da popstar emergenti come Madonna e da boy band come Duran Duran e Spandau Ballet, che invece erano rigorosamente costruite a tavolino. Il dark era l’oscuro, il rifiuto, il decadente e la new wave era un movimento culturale controccorrente e fatto non solo di musica: era lo sguardo apocalittico degli occhi di una generazione di adolescenti e delle loro paure sui quali incombeva anche la minaccia di una bomba che se fosse esplosa avrebbe distrutto l’intero pianeta. Il pericolo atomico non ancora scongiurato lasciava inevitabilmente presagire un futuro nefasto. E tutto questo, ovviamente, non poteva che riflettersi nella musica. Oggi che i tempi sono cambiati, consapevoli di essere in un era musicale globale e multisfacettata, caratterizzata anche da un certo revival che sta riportando nelle radio il pop dei Duran, il synt pop di Eno (che però ha proseguito sulla via della sperimentazione elettronica), il rock degli U2(che oggi conosce un ritorno alle influenze synth pop degli esordi, ma in chiave attuale), noi parliamo dei Bloody Mary, che nascono a Milano nel 2000, e che quindi sono italianissimi e dei giorni nostri. Dig Up for the party e composto da quattro brani che sono dark rock duro e puro, praticamente da manuale, sofferti e solo in apprarenza allegri come il titolo sembra preannunciare: se Pet sematary è un omaggio che non ha certo bisogno di presentazioni e Velvet si addentra nelle oscurità dell’anima a suon di chitarre dall’elettricità stridente, Better down è un vero sprofondamento nel buio e Somebody to love, è un’invocazione contro la solitudine. Ai non cultori del genere dark, comunichiamo che nella filosofia dei Bloody Mary c’è l’idea della festa come momento di alienazione e di perdita della coscienza per allontanarsi dalla propria tristezza. La band ha infatti mutuato il proprio nome da una famosa canzone dei Whitesnake, con tutte le sue allusioni e doppi sensi. Dig Up for the party esce nel 2007 e torniamo a parlarne perchè attualmente è l’ultimo lavoro dei Bloody Mary che in questo momento sono in sala di registrazione ad ultimare il nuovissimo e prossimo Party Music for Graveyards, album che includerà inediti samples di tastiere e altre suggestioni elettroniche.

LINE UP:

ALDEBRAN – VOCAL LAMONTAIN – CHITARRRA STRANGE – CHITARRA LAROUGE – BASSO JUERGHEN – BATTERIA

TRACKLIST:

Better down somebody to love velvet pet semetary

Pubblicato da musicheculture

Musicheculture, sito di informazione, storia, attualità e cultura musicale diretto Giuseppina Brandonisio,

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