Compleanni

Comincio col ricordare quello che si è celebrato 2 giorni fa con genuino affetto da parte di tutti noi italiani amanti della musica e della poesia. Un compleanno nazional-popolare che si richiama a quella data – 4-3-43 -, emblema immortale di una delle più alte espressioni della popolarità messa in una canzone. Ad un anno di distanza dalla morte di Lucio Dalla, il concerto-tributo che numerosi artisti italiani hanno tenuto lo scorso 4 marzo, non ha esaltato quei sentimenti di nostalgia che solitamente accompagnano le manifestazioni di questo genere ma ha celebrato la grandezza dell’arte popolare di Lucio Dalla: poeta di strada, del mondo, artista poliedrico e jazz-man d’elevata caratura. Mi è piaciuto ascoltare quella musica magnifica che diventava protagonista, in tutta la sua grandezza e vitalità, senza che quel sentimento di rimpianto (per un cantautore che è scomparso in un attimo e che avrebbe continuato a comporre sicuramente delle splendide canzoni o musiche ancora), prendesse il sopravvento, banalizzando così quel patrimonio musicale che Dalla ci ha lasciato in eredità. Qualche nota furori posto c’è stata: uno Zucchero (Fornaciari) abbastanza spaesato; uno Gigi D’Alessio probabilmente non all’altezza dell’ironia salace di “Disperato erotico stomp” e qualche cantante stonato che si è esibito sul palco di Piazza Maggiore (Piazza Grande) a Bologna, dimostrando che Lucio, oltre ad essere un grande compositore e cantautore, era anche un interprete unico nel suo genere, ineguagliabile. Qui una splendida interpretazione di “Caruso”, cantata e suonata da Pino Daniele

E dopo Lucio Dalla, Lucio Battisti. Battisti è nato il 5-3-43 (un giorno dopo Dalla): lo ricordiamo a settembre (perché morì il 9 settembre di 15 anni fa) ma a pochi è sfuggito che, anche lui, come Dalla, avrebbe compiuto 70 anni. ***

Oggi, 6 marzo, è nato Strauss, ma anche Peter Brotznam, tedesco, in splendida forma, per chi ama le escursioni del free jazz.