Debutto eccellente per gli Amarcord, ecco “Vittoria”

amarcord vittoria musicheculture giuseppina brandonisioVincono il Premio Ernesto De Pascale – per il miglior testo con Psicosi, al Rock Contest Festival organizzato da Controradio nel 2015 – e da quel momento la carriera degli Amarcord compie il passo decisivo: Francesco (voce e tastiere), Marco (chitarra e cori), Riccardo (batteria), Giovanni (chitarra, sinth e programmazioni) e Gabriele (basso) si aggiudicano la possibilità di registrare per dieci giorni a Correggio, presso gli studi di Ligabue, padrino del premio dedicato al giornalista musicale De Pascale, musicista e indimenticabile autore del celebre libro Il popolo del blues, scomparso cinque anni fa. Quei dieci giorni in studio segnano una svolta, sono un sogno che finalmente si realizza, per un gruppo che vince numerosi premi e contest e che nel 2014 manca di un soffio l’occasione di salire sul palco del Festival di Sanremo, quando gli Amarcord giungono tra i finalisti della sezione “nuove proposte” ma non nella rosa degli artisti in gara, gli otto fortunati dai quali emerse l’esordiente Rocco Hunt. Ma adesso, finalmente, è il momento giusto per gli Amarcord, che il 26 gennaio 2016 pubblicano il loro primo album: Vittoria. Il disco è stato ultimato a Follonica presso gli studi di Alex Marton, produttore che crede molto in questo gruppo, nato nel 2010 e che possiamo inserire a pieno titolo tra le realtà più interessanti sulla scena musicale italiana e indipendente, per il suono originale e la particolare cura dei testi, per le canzoni non sempre immediate ma di sicuro impatto. Un suono acustico, radiofonico e “rock”, sotto molti punti di vista: c’è l’elettronica, ci sono le distorsioni e i suoni acustici, la melodia e il recupero della canzone come forma d’arte, quella capace di creare un ottimo connubio di musica e parole facendo dell’albun un ottimo album. Il disco è composto da 11 canzoni che toccano diversi temi: l’amore, la morte, le inquietudini generazionali e sociali, la cui straordinarietà risiede, come dicevamo, nell’essere impeccabile dal punto di vista musicale: per la metrica e la melodia, per la creatività e la particolare cura dei testi, per un gruppo di musicisti giovani (hanno tutti meno di 26 anni) maturati all’ombra del successo facile e immediato ottenuto da molti altri ma che nel frattempo ha saputo fare della ricerca e della perfezione la propria filosofia, con molta genuinità, passione un indiscutibile talento che ha le carte in regola per portare questa band al successo, dopo quest’ottimo esordio discografico.

Pubblicato da musicheculture

Musicheculture, sito di informazione, storia, attualità e cultura musicale diretto Giuseppina Brandonisio,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.