Due note di musica e poesia

giorgio_gaberSono in viaggio, in autobus. Il tempo da spendere per le parole, come sempre, è poco. Allora, lascerò che sia la musica a parlare, come sempre, con la sua intensità.

Come molti sanno, ieri sera, Rai 3 ha trasmesso una puntata speciale di “Che tempo che fa”, il programma condotto da Fabio Fazio. In seconda serata, la trasmissione ha avuto dei tempi dilatati ed è stata dedicata a Giorgio Gaber. Ad omaggiare l’artista, scomparso 10 anni fa, il 1° gennaio 2003, c’erano la famiglia e la Fondazione Gaber presieduta da Ombretta Colli, numerosi collaboratori storici del cantautore, una miriade di artisti – attori, cantanti, comici (Marcorè, Emma Marrone, Samuele Bersani, Roberto Vecchioni, Luciana Litizzetto, Paolo Rossi….) – e poi c’era lei, con la sua interpretazione di “Io, come persona”, tradotta in inglese, dal nipote di Gaber, col titolo di I as a person: indimenticabile e intensa, Patti Smith. Testo della canzone Io come persona di Giorgio Gaber dall’album E pensare che c’era il pensiero In un tempo di rassegnata decadenza serpeggia la paura nascosta dall’indifferenza. In un tempo così caotico e corrotto in cui da un giorno all’altro ci può succedere di tutto. In un tempo esasperato e incongruente con tanta, tanta informazione che alla fine uno non sa niente. In un tempo tremendo in ogni parte del mondo. In un tempo dove il mito occidentale nel momento in cui stravince è nella crisi più totale. In un tempo che è forse peggio di una guerra dove gli ordigni nucleari pian piano invadono la terra. In un tempo dove milioni di persone si massacrano tra loro e non sappiamo la ragione. Io come persona io come persona io come persona, completamente fuori dalla scena io come donna o uomo che non avverte più nessun richiamo io che non capisco e che non riesco a valutare e a credere io che osservo il tutto con il sospetto di non sceglier mai, di non sceglier mai, di non sceglier mai… In un tempo sempre più ostile allo straniero tutti i popoli del mondo stanno premendo sull’Impero. In un tempo indaffarato e inconcludente si alza minaccioso il sole rosso dell’oriente. In un tempo senza ideali né utopia dove l’unica salvezza è un’onorevole follia. In un tempo tremendo in ogni parte del mondo. In un tempo dove tutto ti sovrasta e qualsiasi decisione passa sopra la tua testa. In un tempo dove il nostro contributo la nostra vera colpa è solamente un voto. In un tempo che non ti lascia via d’uscita dove il destino o qualcuno ha nelle mani la tua vita… Io come persona, io come persona io coi miei sentimenti coi miei traguardi quasi mai raggiunti io con la mia fede che si disperde in infinite strade io, stordito e spento, con lo sgomento di dover assistere io, confuso e vuoto, e rassegnato a non schierarmi mai a non schierarmi mai, a non schierarmi mai. In un tempo tremendo piano piano ti allontani dal mondo, ma con fatica, senza arroganza, come un uomo sconfitto che riesce a vivere solo rifugiandosi nel suo piccolo mondo. Ma la salvezza personale non basta a nessuno. E la sconfitta è proprio quella di avere ancora la voglia di fare qualcosa e di sapere con chiarezza che non puoi fare niente. È lì che si muore, fuori e dentro di noi. Sei come un individuo innocuo, senza giudizi e senza idee. E se non ti si ferma il cuore è perché il cuore non ha mai avuto la pretesa di pensare.

Sei come un individuo impoverito e trasportato al capolinea, un individuo sempre più smarrito e più impotente, un uomo al termine del mondo, ai confini del più niente.

Ma io ci sono, io ci sono io come persona ci sono, io come persona ci sono ancora io coi miei sentimenti ci sono, io coi miei sentimenti ci sono ancora io con la mia rabbia ci sono, io con la mia rabbia ci sono ancora io con la mia voglia di cambiare ci sono, io con la mia voglia di cambiare ci sono ancora. Io ci sono, io ci sono io come persona ci sono, io come persona ci sono ancora io con le mie forze ci sono, io con le mie forze ci sono ancora io con la mia fede, io con la mia fede ancora io come donna o uomo ci sono, io come donna o uomo ci sono ancora. Io ci sono, io ci sono io come persona ci sono, io come persona ci sono io come persona ci sono, io come persona ci sono ci sono, ci sono, ci sono.

Pubblicato da musicheculture

Musicheculture, sito di informazione, storia, attualità e cultura musicale diretto Giuseppina Brandonisio,

2 Risposte a “Due note di musica e poesia”

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