Giornalismi, storie e rappresentazioni

giornalismi storie e rappresentazioni brandonisio giuseppinaQuesta pagina è dedicata ai lettori del mio ultimo libro, a coloro che non l’hanno letto, a quelli che spero lo leggeranno,  a quanti, entrando nel sito musicheculture, ne hanno guardato solamente la copertina.

La pagina è uno spazio aperto  per raccogliere  impressioni,  giudizi, alle critiche. E’  una sorta di rassegna stampa ma è soprattutto uno spazio per condividere idee, punti di vista ed esprimere commenti e riflessioni sul mondo dell’informazione, sulla libertà di stampa, su ciò che amate e su cosa vorreste fosse diverso quando si leggono notizie.

Giornalismi Storie e rappresentazioni nasceva dal desiderio di informare sull’informazione: per avvicinare i miei lettori al mio lavoro quotidiano, per sfatare un po’ di luoghi comuni sul giornalismo ma senza cancellarne la sua idea romantica. Il libro voleva essere un modo per portare tutti all’interno della redazione ma poi è diventato qualcosa di più: un discorso che ha tracciato il percorso partendo dalla storia ma  che è diventato dinamico e attuale.  Un viaggio che continua anche sul web e che si arricchisce ogni volta di nuovi incontri e spunti di riflessione. Questa pagina è dedicata ai lettori tutti, ai recensori, piccoli e grandi, che mi hanno onorata della loro attenzione, agli amici, piccoli e grandi, che ogni giorno mi danno retta, a coloro che hanno avuto il coraggio e il puntiglio di “ispezionare” ogni rigo che ho scritto per confrontarsi con me e spingermi a migliorare.

Ogni libro è un incontro: spero dunque che la lettura sia un incontro utile e gratificante.

Un ringraziamento particolare va al sito “Tempo di leggere“,  a Maria Lanciotti (scrittrice e poetessa affermata con la quale oggi ho l’onore di lavorare) e a tutti coloro che avranno la curiosità di leggere le mie pagine.

In questa pagina è possibile lasciare commenti ed inserire  i link alle  pagine web contenenti riferimenti al mio testo oppure su argomenti pertinenti al mondo dell’informazione e della comunicazione multimediale.

Grazie 🙂

recensione maria

3 Risposte a “Giornalismi, storie e rappresentazioni”

  1. Se si tratta di un libro che scava negli scandali italiani, l’argomento è trito.
    Lo sappiamo tutti che l’informazione italiana non è libera perché è condizionata dalla politica.
    Poveri noi che per farci un’idea obbiettiva dei fatti siamo costretti a leggere i giornali di destra e sinistra e poi a tirare le somme da soli. I lettori sono indifesi rispetto alla propaganda politica che filtra attraverso l’informazione giornalistica. Voi giornalisti potete anche tirare l’acqua al vostro mulino ma lo sappiamo tutti che, anche nella migliore delle ipotesi, nessuno di voi è pienamente libero e obbiettivo.
    Mi complimento però per il suo curriculum e per le sue buone intenzioni professionali.

  2. L’ho letto fino quasi alla fine del secondo capitolo: ti confesso che all’inizio l’ho trovato un po’ difficile perché troppo “tecnico” forse per i profani. Ma – a parte la prefazione – grazie al racconto del rapporto tra stampa e opinione pubblica mi sono subito immedesimato nel ruolo del lettore.
    Ho apprezzato tantissimo l’analisi dello spettatore televisivo (grazie anche alle suggestioni di Sartori molto intelligente) ed ho scoperto delle cose a proposito dei sondaggi politici e dell’opinione pubblica (il pensiero è corso subito a trasmissioni come Ballarò e all’attaccamento morboso ai sondaggi di certi personaggi “ex statisti”…) che mi hanno molto intrigato.
    Sì il libro è un po’ difficile all’inizio ma illuminante!
    I miei complimenti.

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