Ilenia Volpe e il suo “mondo al contrario”

ilenia volpe musichecultureIl suo fu un esordio punk-rock. Il primo album le servì per vestire i panni di una riot grrrl italiana, contestatrice, arrabbiata col mondo ma capace anche di esprimersi attraverso toni di delicata poesia, come nel brano Mondo indistruttibile che nel 2005 vinse il premio Augusto Daolio per la miglior musica. Ilenia Volpe, cantautrice romana, la voce grintosa, la chitarra post grunge e le liriche di chi non ha affatto peli sulla lingua, a quattro anni di distanza dall’uscita di Radical chic un cazzo, nella prossima primavera pubblicherà il suo secondo album, dal titolo Mondo al contrario. Ad anticipare il nuovo lavoro sarà il singolo Maledetta bellezza, nel quale Ilenia Volpe, dismessi i panni dell’adolescente ribelle e dal linguaggio sguaiato di La mia professoressa italiano – estratto dal primo album e campione di visualizzazioni su Youtube – decide di affrontare con delicatezza il tema del disagio mentale, in una chiave intimista che ha riportato la cantautrice alle sue radici familiari e ai luoghi della sua infanzia: a Introdacqua, comune della provincia dell’Aquila, dove tuttora risiede la famiglia paterna della cantautrice e dove sono state effettuate le riprese del videoclip che accompagna il brano. A firmare la regia è Luna Gualano, già dietro la macchina da presa per artisti noti come Alex Britti o Piotta. A firmare invece la copertina dell’album Un mondo al contrario è Paul Whitehead, il celebre illustratore inglese al quale si deve la realizzazione di alcune delle cover per 33 giri pubblicati da artisti come Genesis Fats Domino, le Orme o Van der Graaf, dagli anni Sessanta a oggi. La produzione artistica è stata curata da Gianluca Vaccaro, già al fianco di Carmen Consoli, Paola Turci e Max Gazzè. Ilenia Volpe è una cantautrice che si sta facendo strada passo dopo passo nel circuito della musica indipendente italiana. Già molto apprezzata nei club e nelle radio, soprattutto romani, si propone sia dal vivo sia nei suoi dischi con un sound abbastanza omogeneo e di chiara matrice post punk e post grunge. Qualche sbavatura metrica nulla toglie alle parole incisive e a una musica di grande effetto per una cantautrice armata di chitarra che ha davvero molto poco in comune con le sue colleghe italiane “maggiori” ma che ha tanto, e il piglio giusto, dell’espressività musicale e dei linguaggi della nuova generazione, quella impetuosa, che non si amalgama, che rifiuta l’uniformità. Radical chic un cazzo non è stato soltanto un album di canzoni, ma di ricordi messi in musica fin dall’adolescenza. I singoli pubblicati fin dagli esordi e altri brani inediti raccolti insieme e registrati di getto, quasi in presa diretta. Un elogio delle urla e del suono grezzo e viscerale, istintivo, spontaneo come fu quello delle californiane L7, alle quali Ilenia Volpe in parte si ispira, con le sue sonorità aggressive ma tanto personali da permetterle di aggiudicarsi il Premio Supersound al M.E.I. nel 2011. Un album “intelligente e crudele come la musica deve essere”, secondo la cantautrice, che con questo secondo lavoro ha in comune l’intento di raccontare storie sincere e personali. Un mondo al contrario è un concept, un disco progettato e molto più “pensato” del precedente, il cui filo conduttore sarà in parte e ancora una volta l’idea del riscatto (ricordiamo per questo i brani di Radical chic un cazzo: Preghiera e Crocifinzione) nel quale l’anima “violenta e intelligente” e quella più intima e romantica di Ilenia Volpe prevarranno ancora, in un discorso musicale un po’ più maturo – rispetto agli esordi e alle facili concessioni alla parolaccia e alla banalità di liriche come “la mia professoressa di italiano è una grandissima stronza” – e ancora perfezionabile di un’artista trentacinquenne che ha ancora molto da dire. E noi ne riparleremo, ma in attesa del nuovo album, vi proponiamo il brano Direzioni diverse, tratto dall’album Radical chic un cazzo.

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