Mark Lanegan unplagged

Arriverà in occasione del Pistoia Blues Festival l’ex cantante degli Screaming Trees, band di spicco del grunge di Seattle, e si esibirà al teatro Manzoni, accompagnato solo da un chitarrista. Dal 1990 Lanegan è un solista che vanta le collaborazioni più prestigiose: a cominciare da quella con Kurt Cobain – quando pubblicò The Winding Sheet che contiene quella cover di Leadbelly realizzata insieme all’ex dei Nirvana e a Krist Novoselic -, passando attraverso Bubblegum (2004) – quando si affianca a una band che annovera membri dei Guns N’Roses e Josh Homme dei Queens Of The Stone Age – per poi andare (nel 2006) dalle parti di Isobel Campbell, l’ex dei Belle & Sebastian, per collaborare insieme a un album tutto acustico. Passano molti anni e nel 2012 Lanegan pubblica “Blues Funeral”, forse il suo album più bello, osannato dalla critica mondiale e registrato a Hollywood con la partecipazione di Greg Dulli e Josh Homme dei Queens Of The Stone Age: rock, folk blues ed influenze anni Ottanta che affascinano il pubblico e archiviano il successo dell’altrettanto acclamato Black Pudding. Ma sul palco del teatro di Pistoia il 10 luglio 2014 ci sarà dell’altra ottima musica: le canzoni di Has God Seen My Shadow?, un’antologia pubblicata quest’anno, frutto del sodalizio con Duke Garwood, e un disco di cover dal titolo Imitations, uscito lo scorso novembre – il secondo album di cover di tutta la sua carriera, uscito a distanza di quattordici anni da “I’ll Take Care of You” – che contiene una personale interpretazione di pezzi di Nancy Sinatra (“You Only Live Twice”), dell’amico Greg Dulli (“Deepest Shade”), con un omaggio a Nick Drake (“Brompton Oratory”) e perfino a Kurt Weill (“Mack The Knife”), il tutto confezionato per un pubblico che non è ancora stanco della musica di questo songwriter dalla voce talmente profonda da risvegliare i fantasmi del folk ma forse un po’ a corto di idee in questa fase della sua carriera.