Richie Havens: grande anche nel soul

richie_havensE’ morto uno degli “eroi” del Greenwich Village. Tutti ricordano Richie Havens per quella fantastica esibizione al concerto di Woodstock, nel 1969, quando “Motherless Child” divenne l’indimenticabile “Freedom”. Ho un minuto per ricordare quel momento musicale rimasto nella storia e anche per dire che Richie Havens, morto ieri – nella sua casa di Jersey City, a 72 anni –  non soltanto è stato un meraviglioso interprete di canzoni altrui, ma anche un folk singer eccellente che sapeva misurarsi con rock, blues e gospel aprendo la strada a molti musicisti odierni per i quali rappresenta un modello di ineguagliabile bravura. IL suo ultimo album pubblicato, Nobody left to crown, è uno straordinario esempio di come Havens sapesse misurarsi con un un sound moderno e attuale. Le sue ultime collaborazioni storiche lo vedono accanto a Peter Gabriel (in OVO, l’album dell’ex Genesis uscito nel 2000) e ai Groove Armada, duo di musica elettronica (Hands Of Time, 2002).

Pubblicato da musicheculture

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