Rizana Nafeek.

rizana_nafeek2Ho un minuto per ricordare una persona scomparsa e tante difficoltà a trovare le parole per raccontare quel che è accaduto alcuni giorni fa. Rizana Nafeek non è morta per una tragica fatalità ma perché è stata giustiziata da ciò che alcuni governi di alcuni paesi islamici si ostinano a chiamare giustizia. Rizana aveva 24 anni. Era partita dallo Sri Lanka per trovare lavoro in Arabia Saudita. E l’aveva trovato: come baby sitter. Ma, un giorno, accade una disgrazia: mentre dava il biberon al neonato che accudiva, un rivolo di latte va di traverso. Il bimbo soffoca e, nonostante tutti i tempestivi soccorsi per salvarlo, muore. Rizana Nafeek viene accusata d’infanticidio e condannata alla pena capitale, dopo aver subito un processo sommario. Numerose comunità internazionali che si battono per la difesa dei diritti umani – prima fra tutte Amnesty ma anche la Comunità di Sant’Egidio – subito dopo l’arresto della giovane, avvenuto un anno fa, avevano lanciato numerosi appelli per salvarle la vita. Lo scorso 8 gennaio, Rizana Nafeek è stata decapitata.

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