Siria: l’atroce massacro

Ibrahim Qashoush, siriano, era un pompiere ed un poeta.  Già da quando in Siria scoppiarono le prime rivolte popolari, lui partecipava a tutte le manifestazioni. Cantava le sue canzoni contro il regime di Bashar al-Assad ma fu catturato e ucciso.  Il 4 luglio 2011, il suo cadavere fu ripescato dal fiume Asi (l’Oronte): aveva la gola tagliata e le corde vocali gli erano state strappate via. Sul sito The Arabic Student c’è il video e la traduzione in inglese di يلا ارحل يا بشار – (Get out, Bashar): Vattene Bashar!

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(Giuseppina Brandonisio) Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e il Segretario Generale dell’ONU Ban ki Moon si sono impegnati a garantire la prosecuzione del monitoraggio della situazione dei diritti umani in Siria, dopo che lo scorso 19 agosto è scaduto il mandato della missione di supervisione UNSMIS. Durante la riunione del Consiglio di Sicurezza del 16 agosto, al centro della discussione è stato posto il problema dell’intensificazione del conflitto e dell’escalation delle violenze. Secondo Philippe Bolopion, direttore di Human Right Watch: «il monitoraggio internazionale dei diritti umani in Siria oggi è ancora più urgente perché occorre gettare le basi per individuare rimedi e responsabilità nelle missioni future». E a tal proposito Ban Ki moon ha affermato che il gruppo degli osservatori dovrà necessariamente includere anche esperti di diritto internazionale umanitario che (continua a leggere).

FONTE: Notizie in… Controluce – rubrica: dal mondo

Pubblicato da musicheculture

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