Some electronic things

[TRASCRIZIONE AUTOMATICA TESTO DELLA SECONDA PUNTATA DI MUSIC AROUND THE WORLD]

Inizia con la sigla dei Daft Punk la seconda puntata di Music Around The world, il viaggio nel pianeta della global music, che oggi fa tappa negli anni dell’elettronica. Il riferimento ai Kraftwerk è d’obbligo e allora cominciamo da loro con The Robots.

1) Kraftwerk: The robots (6.16) E se i Kraftwerk NON hanno inventato la musica elettronica (ci avevano già pensato molti musicisti colti negli anni 50, da John Cage all’italianissimo Luciano Berio, fino ai Tangerine Dream), questi tedeschi di Dussendorf hanno però influenzato tutta la popular music: ai Kraftwerk si sono ispirati sia i rumoristi iper-sofisticati sia i fautori della disco-pop. I Kraftwerk Furono i primi a introdurre le tastiere elettroniche, quelle tastiere che poi spopolarono negli anni 80, come ci insegnano i soft Cell. 2) Soft Cell – Memorabilia (4:53) Ed erano i Soft Cell con il loro singolo d’esordio – Memorabilia – Il duo Che formava i soft Cell, Marc Almond e Dave Ball sono famosi perché hanno preso un flop discografico di Gloria Jones, del 1964, l’hanno trasformato nel loro brano di maggiore successo. Sto parlando della cover di Tainted Love, una canzone scritta da Edd Cobb, che a distanza di ven’tanni circa (nell’82), riacquista nuova vita grazie a sintetizzatori e drum machine e diventa il pezzo cult del duo sinth pop inglese che, tutti, davvero tutti, da Marylin Manson ai depeche mode, hanno ripreso e rifatto nella stessa forma elettronica. E se gli Straight no Chaser, sono un’eccezione per la loro cover di Tainted Love a cappella, niente e nessuno può eguagliare il successo di questa versione dei Depeche Mode. 3)Tainted Love:DEpeche Mode (2:39) Siamo negli anni Ottanta, quando trionfarono tastiere e sintetizzatori. Erano Gli anni cupi della new wave ma intanto in Italia c’era un po’ di movimento anche tra i cantautori che adattavano i suoni elettronici alla musica pop. Franco Battiato: dall’album la voce del padrone (album del 1981) ascoltiamo uno dei suoi più grandi successi, che tutti riconoscerete. 4)Centro di gravità permanente (4:01). Non sopporto i cori russi la musica finto rock la new wave italiana e il free jazz punk inglese…eppure franco battiato in quegli anni dell’elettronica sembrava divertirsi parecchio. Nel video di Centro di gravità lo si vede ballare una specie di danza meccanica, in un’epoca in cui tutti si muovevano imitando i robot. Lui in realtà assomiglia a Cochi e Renato (noto duo comico, per i più giovani…dire così), ma quel modo di muoversi, imitando androidi e creature aliene che, ancora negli anni 90, nel 1990 per la precisione, i Duft Punk realizzano un video particolare per la loro Hit Dance “Around The World”, pieno di creature strane, spaziali, con tanto di scheletri ballerini. Franco battiato però non è stato un precursore della musica elettronica italiana. Il primo disco di musica completamente elettronico realizzato da un cantautore italiano è, pensate un po’, di Lucio Battisti. 5)E già (2:05) 6) Rilassati ed ascolta (3:21) Era il 1982. Nello stesso anno in cui Lucio Battisti si immergeva completamente nel sound elettronico, c’era un inglese di talento, Peter Gabriel, ex dei genesis, un maestro dell’elettronica, che cede alle lusinghe del pop, tanto che, dopo il grande successo estivo di Shock The Monkey del 1982, ecco che a febbraio dell’anno seguente viene inviato al festival di Sanremo. Il genio del progressive Rock si presenta sul palco dell’ariston col viso truccatissimo e movenze abbastanza teatrali. La sua hit un funky su basi elettroniche piuttosto ballabile ha conquistato gli Italiani. Anche quando furono i depeche mode a salire sul palco dell’Ariston, nel 1990, fu un trionfo. 7) Enjoy the silence (4:13) E per i depeche mode non fu nemmeno la prima volta: nel 1986, mentre il festival di Sanremo consacrava il talento di un giovane nato a bordi di periferia che presto sarebbe diventato il cantautore italiano più noto nel mondo, dopo domenico Modugno (Eros Ramazzotti), Ecco che i Depeche Mode si presentarono al festival di Sanremo come ospiti stranieri. In quel momento , le fans impazzivano per il band leader Dave Gahan, il quartetto britannico ci sfoderava stripped: 8) stripped.(4:07) Anni nudi e cupi quelli che oggi ricorda musica round the world. Erano gli anni della mia adolescenza e mi piacevano i Cure e i joy Division (poi diventati i New Order, dopo il suicidio di ian curtis), ma non mi ricordo d’esser stata così depressa. Comunque, per continuare ad attraversare questa valle di lacrime e di perdizione, continuiamo a ripercorrere la strada del sinth pop con gli Heaven seventeen, un gruppo di Sheffield , dei primi anni 80, che prende il suo nome da una band immaginaria citata nel film Arancia Meccanica e che diventa famosa per il singolo “Temptation”, la canzone fa parte dell’album Luxury Gap che gli heaven 17 pubblicarono nel 1982. Ma giusto per cambiare argomento, non ascoltiamo temptation ma key to the world: electropop elettronico che strizza l’occhio al funky. 9) Key To the world – Heaven 17 (3:42) Ma gli anni 80 elettronici, perduti nel clima new wave, eran troppo tristi per aver il sapore della dance, come ci insegna merka, DJ britannico che di funky e cut and mix s’intende davvero. 10) Merka, Back Home (3:50)

Pubblicato da musicheculture

Musicheculture, sito di informazione, storia, attualità e cultura musicale diretto Giuseppina Brandonisio,

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