Third Eye Blind

Il loro album di debutto risale al 1996. Il titolo è onomimo del nome della band. Lo pubblicano con la Elektra che la spunta su un’aspra contesa tra case discografiche in parte dovuta alle capacità produttive del leader band Stephan Jenkins che seppe fare del suo gruppo, prima i supporters dei live degli Oasis, poi gli interpreti di una cover di Bohemian Rhapsody (dei Braids), molto apprezzata dai fans. Entrato nella scuderia di Sylvia Rhodes, Jenkins si trasformò in un talent scout per altre band. In cambio, la Elektra produsse Third Eye Blind, l’ album che la classifica di Billboard posiziona 25 esimo nella top 200. Jenkins pensava che i quattro anni passati a inviare demo  a radio e produttori vari, prima del debutto ufficiale, potessero giocare a favore di tutto il gruppo, se non altro perché molte delle 14 tracce di Third Eye Blind  erano arrivate già alle orecchie di molti appassionati nell’ambiente dell’ alternative rock. Il disco fu registrato in un magazzino di San Francisco e il successo arrivò grazie al singolo forse meno rappresentativo del gruppo, Semi-charmed Life, un brano sulle corse ad alta velocità, ricco di luoghi comuni, il   cui video  fu tra i più trasmessi da MTV, nel 1997. I 3EB, con questo singolo, realizzano una miscela intelligente ed orecchiabile un po’ alla Spin Doctor e un po’ alla Green Day. Musicalmente sono abbastanza versatili: il loro sound spazierà tra l’Hard Rock e il punk, recuperando anche una vena reggae e easy listening. Ma i loro album, col tempo, perderanno mordente e il successo s’affievolirà.

Pubblicato da musicheculture

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