Vito Ranucci, Killing the classics

VITO RANUCCIIl compositore partenopeo, dopo il successo della sua collaborazione con Monicelli, torna con un’audace ‘trasfigurazione’ di brani classici, da Bach a Vivaldi passando per Mozart e Orff. Presentato in Europa con alcuni concerti in Olanda (Istituto Italiano di Cultura/Pianola Museum), un lungo speciale a cura di Peter Krause trasmesso dal network “Deutschlandfunk” (Germania) e un concerto napoletano (Teatro Mercadante) nel dicembre 2013, KTC – Killing The Classics vede finalmente la luce e aggiunge al ricco curriculum di Vito Ranucci un nuovo accattivante esperimento sonoro.

“Ho iniziato a lavorare sul materiale di musica sacrache amo particolarmente (Bach, Vivaldi) contaminandolo liberamente ed espandendolo fino al trip-hop o alla techno. Così ho intrapreso un sound che mi affascinava tantissimo e di getto ho voluto continuare senza pormi limiti reverenziali o precauzionali, e cercando di non perdere quella temperatura iniziale. Ho voluto cambiare il posizionamento delle melodie, invertirle, valorizzarne altre, o utilizzarle come background per ulteriori elementi, ho lavorato ai testi originali, al linguaggio, cambiando le strutture, utilizzando macchine e campionamenti. Tutta questa libertà nel rivivere quelle incredibili composizioni ha aperto una finestra sull’infinito”. Come dichiara Girolamo De Simone, compositore e agitatore culturale sempre attento alla ‘musica di frontiera’, “La prima parola che viene in mente ascoltando Killing the Classics è ‘trasfigurazione’. Non si tratta di rivisitazione, trascrizione, commemorazione, allitterazione… Ranucci parte dai classici e a conti fatti non li uccide affatto, anzi! Il titolo del disco, provocatorio e stimolante, viaggia a braccetto con quello straordinario statement di Giuseppe Chiari, nato in piena era Fluxus: “Quit classic music”, nella consapevolezza che la musica classica è memoria, arricchimento, purché non diventi repertorio, e, subito dopo, gabbia soffocante o cassetto polveroso”. In questa trasfigurazione, in questa uccisione del maestro per trarre nuova linfa e rinnovata ispirazione, sfilano brani di Mozart, Satie, Vivaldi, Bach, Puccini e altri, tra i quali Ranucci inserisce anche composizioni proprie quali Tempus Fugit (ispirata all’Epistola a Lucilio di seneca) e Lost In The Garden, ispirata al Giardino delle Delizie di Bosch.

Una sequenza di connessioni tra diverse forme d’arte, tra colto e popular, nella quale Ranucci si muove agilmente, con ospiti come Ernesto Vitolo e Federica Mazzocchi (testi originali) e con la sicurezza del compositore esperto e sempre incuriosito da nuove possibilità espressive. Quella sicurezza che aveva affascinato Mario Monicelli, per il quale Ranucci aveva composto il tema principale della colonna sonora di Le rose del deserto (2006), ultimo film diretto dal maestro.

KTC – Killing The Classics tracklist:

1) AMADEUS (V.Ranucci – F.Mazzocchi) Arrangiamento tratto da W.A. MOZART Symphonie Nr. 40 in g – Moll KV 550 1. Satz

2) NIGHT TO LOVE (V.Ranucci – F.Mazzocchi) Arrangiamento ispirato a A. VIVALDI “Concerto in Sol, Alla Rustica” RV 151 II mov –

3) TEMPUS FUGIT (V.Ranucci)

4) LA DANSE (V.Ranucci – F.Mazzocchi) GNOSSIENNE Nr. 1 (E. SATIE)

5) INNOCENCE (V.Ranucci) Arrangiamento tratto da M. Ravel “Pavane pour une infante défunte”

6) LOST IN THE GARDEN (V.Ranucci – F.Mazzocchi)

7) LOBET DEN HERRN (V.Ranucci – F.Mazzocchi) Arrangiamento tratto da L. V. BEETHOVEN Symphonie Nr. 9 in d Moll Op 125 3. Satz

8) CUM DEDERIT (V.Ranucci) Arrangiamento tratto da A. VIVALDI Nisi Dominus Salmo 126 in G mineur RV 608

9) LA VITA (V.Ranucci) Arrangiamento ispirato a G. PUCCINI Tosca ” e lucevan le stelle”

10) LE CIEL D’HIVER (V.Ranucci – F.Mazzocchi) Arrangiamento tratto da F. CHOPIN Prélude in E mineur Op 28 Nr. 4

11) IN A LANDSCAPE (V.Ranucci) Arrangiamento tratto da A. VIVALDI Concerto in G ” Alla Rustica” RV 151 I mov

12) Flößt, MEIN HEILAND (V.Ranucci) Arrangiamento ispirato a J. S. BACH Weihnachtsoratorium BWV 248 Teil 4 Nr. 39

13) CANTIO VERNALIS (V.Ranucci) Arrangiamento ispirato a “Carmina Burana” XVI saec.

Vito Ranucci: synthesizers, sax, vocoder, samplers & sounds Federica Mazzocchi: vocals, lyrics Ernesto Vitolo: piano & synth in 1, 7 Arcangelo Michele Caso: cello, viola, violin in 3 Pasquale Termini: electric cello in 4, 5, 7, vocal in 9 Guido Russo: electric upright bass in 4 Gigi Borgogno: guitars in 6 Gabriele Borrelli: percussions in 7 Mimmo Langella: guitar in 9, 12, 13 Mauro Smith: drums in 12, 13 Francesco Motta & Francesco Villani: percussion efx & sounds efx in 12 Marco Vidino: liuto in 13

Info:

Vito Ranucci www.vitoranucci.com

Vito Ranucci Facebook: www.facebook.com/vito.ranucci FONTE: Synpress44

Pubblicato da musicheculture

Musicheculture, sito di informazione, storia, attualità e cultura musicale diretto Giuseppina Brandonisio,

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