Yoko Ono contro le armi

twittyokoonocontrolearmi“Piu’ di 1.057.000 persone sono state uccise da armi da fuoco negli Stati Uniti da quando John Lennon fu ammazzato l’8 dicembre del 1980” : lo scrive Yoko Ono, in un twitt pubblicato due giorni fa (in occasione di quello che sarebbe stato il suo 44° anniversario di matrimonio), che pubblica anche la foto degli occhiali che Lennon indossava la sera in cui fu ucciso nella 72° strada di New York. Quelle lenti coperte di sangue diventano così il simbolo di una battaglia contro l’uso improprio delle armi da fuoco negli Stati Uniti. Una battaglia sociale e politica che vede coinvolta l’opinione pubblica e il Presidente Obama, dopo il massacro della Sand Hook School di Newton, in Connecticut, che ha scioccato il mondo intero. Mark David Chapman uccise John Lennon per soddisfare il suo desiderio di passare alla storia. Il mitomane, il 23 agosto scorso, si è vista negare per la settima volta la libertà condizionata. Come Adam Lanza – il ventenne autore della strage del 14 dicembre 2012 nel Connecticut, che uccise sua madre, 27 persone, tra cui 20 bambini della scuola materna, prima di togliersi la vita -, anche Chapman era stato considerato da tutti un malato di mente ma ciò non gli evitò la condanna all’ergastolo (per omicidio di II grado) ed una pena detentiva di ulteriori 20 anni. Oggi la vedova Lennon assume un ruolo più che mai significativo nella battaglia contro l’uso improprio delle armi ed il loro possesso, concesso forse con troppa facilità negli Stati Uniti, in nome del diritto alla sicurezza dei cittadini, espresso dal secondo emendamento della Costituzione americana: “Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una ben organizzata milizia, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto”. Questo passaggio della legge costituzionale è da sempre oggetto di discussione tra chi sostiene che faccia esclusivamente riferimento alle forze dell’ordine e chi ritiene, invece, che debba essere esteso a tutti i privati cittadini. La seconda interpretazione ha prevalso in tutti questi anni, tanto che la maggior parte delle leggi e dei regolamenti dei singoli stati, nonché le leggi federali sulle armi, sono state formulate partendo da tale considerazione.

Intanto, la misura della Casa Bianca e dalla senatrice Dianne Feinstein sul divieto di possedere armi d’assalto (come il fucile mitragliatore, lo stesso usato da Adam Lanza per compiere la strage nella scuola) è stata eliminata dal pacchetto sicurezza, perché non ha ricevuto la maggioranza dei voti necessari per essere approvata al Senato (è stata votata solo da 40 senatori su 100, ma avrebbe dovuto ottenere almeno 60 voti). Dopo oltre 1 milione di vite perdute in un momento, nella futilità crudele di un gesto insensato, l’opinione pubblica americana sente l’urgenza di trovare un rimedio, eppure il divieto all’acquisto delle armi d’assalto non trova il sostegno dei repubblicani ma nemmeno di alcuni democratici, gli esponenti dello stesso partito di Obama.

Pubblicato da musicheculture

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