Ma intanto in queste ore i turisti a Cisternino consumano i loro “ultimi” baccanali prima dell’apocalisse: carni alla brace cotte nelle piazze e per le vie del paese, vino in abbondanza, cucina tipica del luogo, musica e artisti di strada a far festa. I cistranesi invece si comportano come al solito, facendo leva sul loro grande spirito d’ospitalità. E mentre ristoratori ed albergatori s’inginocchiano adorando i Maya “per la grazia ricevuta”, l’ amico al telefono mi comunica che non riesce a trovare un solo tavolo libero in una pizzeria e invia ai Maya le sue personali “benedizioni”, ma qui devo censurarle. Da non censurare è una citazione musicale che pare obbligata: It’s the End of the World as We Know It (And I Feel Fine) fa parte del secondo album dei R.E.M. (un gruppo musicale che non esiste più: si sono sciolti nel 2011). Il brano, ispirato a “La guerra dei mondi” di Orson Welles, cita alcuni celebri personaggi le cui iniziali sono rigorosamente L.B. (Lenny Bruce, Lester Bangs…) che Mike Stipe raccontò di aver sognato mentre partecipavano ad una festa dove lui soltanto non era stato invitato… Il mio amico, Luigi B, questa sera probabilmente realizzerà il sogno di Stipe…e lo farà restandosene a dieta! In compenso, io, domani, 21 dicembre 2012, sarò ‘invitata di una festa di compleanno.Una persona cara spegnerà le sue candeline ed io (che non credo alla fine del mondo) esprimerò uno o più desideri insieme a lei.
Post Scriptum: tra i commenti lasciati in questo blog, ce n’è uno legato all’imminente uscita del mio libro (in versione cartacea, perché l’e-book è già disponibile su Amazon) dal titolo “Giornalismi, storie e rappresentazioni“:la storia de “La Guerra dei Mondi” (trasmissione che consacrò Orson Welles al successo), inaugura proprio il primo capitolo del testo, quindi, se volete sapere cosa accadde il giorno della fatidica messa in scena radiofonica del regista di “Quarto Potere”, vi consiglio di comprarlo!
Ora, chiusa la parentesi auto-promozionale, confesso che alle profezie e alle cabale non credo neanch’io, ma a Luigi – che è un esperto conoscitore della smorfia napoletana – ho domandato “che numero gioca il nome di un altro Luigi che qualche volta mi è apparso nei sogni (o negli incubi: dipende dai punti di vista). Luigi, per me sta per Gigi D’alessio (un incubo musicale, lo confesso!) e famoso personaggio, più o meno come quelli citati dal frontman dei R.E.M. che hanno invece le iniziali LD.
D’Alessio, casereccio, napoletano, popolare quasi quanto San Gennaro e la pizza nel mondo, non sembra avere ancora un numero nella smorfia napoletana, ma indagherò. Intanto, ho appreso che, giocandovi i numeri: 5 (il mese di maggio), 18 (il sangue), 66 (il miracolo) e 90 (il popolo), pregando San Gennaro, potreste vincere una quaterna al lotto.
Buona fine del mondo a tutti! Vivetela intensamente, mi raccomando, ogni giorno come fosse l’ultimo!
… e Buon Natale (se sopravviveremo).
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Ciao Pi sono Michele di Cisternino. Quando ripassi dalle mie parti, fai un fischio 😉
mandami una mail così organizziamo!