Desideri e… Immagini, un libro e canzoni

stg pepperVedersi in cima alle classifiche dei best sellers non sarebbe male ma, si sa, in Italia la saggistica vende poco. Tuttavia, nel caso dovesse servirvi un saggio sulla letteratura di Edgar Allan Poe, studenti, curiosi o appassionati che siate, ricordatevi del mio “Suoni e Fantasmi”. Dentro il libro trovereste tante cose che spero possano fare al caso vostro soddisfando le vostre esigenze. E questo perché, soltanto perché, un libro dovrebbe essere utile a chi lo legge, altrimenti sarebbe inutile scriverlo, prima ancora che stupido acquistarlo. Al testo ho lavorato per circa un anno, rovistando nelle biblioteche, negli archivi storici nazionali e internazionali, anche quelli online. Ho lavorato alle traduzioni dei racconti e delle poesie citati nel libro, con impegno e capacità spero, almeno per quel tanto che basterebbe per non farmi disprezzare come critico letterario.  Ma, soprattutto, una volta assolti i miei doveri “didattici” – se così vogliamo chiamare le analisi storiche, linguistiche ed esegetiche utili a tutti i “cultori” della materia – durante la stesura del saggio ho seguito la strada che più mi ha divertito: quella dell’analisi e del racconto dell’immagine pop di questo autore. Dell’immagine e della musica. Il cenno alla storica copertina beatlesiana che ritrae Edgar Allan Poe tra gli altri mega-personaggi della pop culture perciò mi era doveroso, soprattutto per un critica musicale, come me, che si fa critica letteraria in questo caso. Ma insieme a tutto ciò, per la gioia di curiosi ed amanti del gotico, il testo riserva molte pagine alla ricostruzione degli scenari, trova una similitudine tra Poe e Spielberg, passa attraverso le strade del cinema e accenna alle altre arti figurative, rigorosamente pop, come il fumetto. Se voi che leggete siate esperti conoscitori di musica, di quelli che hanno amato o disprezzato  “The Raven” di Lou Reed, per esempio, in questo momento io non posso saperlo, ma sappiate che, secondo me, parlare del “Corvo” nello stesso modo in cui ha fatto il rock, con quel disco, oppure il cinema, con quel film, sarebbe stato ripetitivo, forse anche inutile e un po’ scontato, perciò nel libro ho esplorato la “musica” e le suggestioni “visive” della poesia più nota di questo scrittore e precursore del thriller psicologico e del cinema horror. Il resto è “musica”: la musica che Poe metteva nelle parole,  grazie a un uso innovativo della metrica, di suoni, sillabe e fonemi che molti hanno imitato; ci sono le immagini verbali – quelle capaci di creare le scene, e “film”, che erano già nella mente dell’autore e dei lettori, già all’inizio dell’Ottocento, quando la tecnologia non lo rendeva ancora possibile e, soprattutto nella parte finale del testo, dagli Alan Parsons Project, passando per Lou Reed, Joan Baez e Baglioni (…sì, proprio Claudio Baglioni…), sono citate le molte canzoni nate o ispirate allo scrittore americano.

Il libro esiste in e-book, in formato cartaceo, per il pc, l’e-reader, il kindle, è su Amazon e nei book shop nazionali. Ce n’è anche un’anteprima parziale,  e potrete leggerla senza spendere un solo centesimo e che, ovviamente, non potrete lanciarmi addosso se, giudicando il mio lavoro, non vi piacerà, poiché si tratta di un’anteprima in formato digitale. Naturalmente, l’occasione è  importante per ricevere le vostre critiche, suggerimenti, impressioni e consigli che fanno sempre bene ad ogni socievole, aperto e spontaneo scrittore. Grazie per la lettura e: commentate pure! A presto!