Parlando di tormentoni estivi su Facebook, come un buon vino che invecchiando migliora, mi torna in mente una canzone di otto anni fa che porta la firma di Calvetti-Iammarino-Marotta.
Un progetto musicale ideato da Caterina Caselli per la Sugar/Warner con lo scopo di concentrare l’attenzione dell’ascoltatore sulla canzone e non sull’immagine del cantante. Un cantante, Magnetico, del quale non si conosce l’identità e che punta sul mistero per il battage pubblicitario. Un’idea non nuova, se pensassimo che un’altra etichetta italiana, la BMG Ariola, nel 1995 si propose di lanciare allo stesso modo Anonimo Italiano, Alias Roberto Scozzi, che in tantissimi scambiarono per Claudio Baglioni. In questo caso, ci troviamo di fronte a un progetto diverso: moderno, digitale, pensato per diventare virale.
Magnetico è anche il titolo del pezzo. Un tormentone estivo che presenta i connotati del tormentone estivo ma anche la classe autoriale italiana quando si cimenta con la dance pop.
Versi per niente scontati che non hanno bisogno di citare le solite situazioni estive per parlare a doppio senso di un amplesso stereofonico. E quando diciamo “stereofonico” vogliamo dire “doppio”: doppio il livello interpretativo del testo – due narrazioni sovrapposte che procedono di pari passo, facendo pensare contemporaneamente all’incontro tra due giovani in discoteca e alla musica dal forte impatto sonoro sprigionata da uno stereo -, doppio il “mood” della componente musicale, con la sua intro acustica e il chorus (il corpo della canzone, formato da strofa e ritornello) squisitamente dance pop, ma con una linea melodica gradevole e distesa. Un sound penetrante ma leggero. Una vera canzone estiva, con un ritornello che si fissa nella mente, un brano che sprigiona e trasuda sensualità, raggiungendo il suo scopo: essere il pezzo che spacca.
Ben fatto, ascoltabile, ballabile, da rivalutare.
Disponibile su Spotify
MAGNETICO
Veloce come il suono ti ho cercata questa notte
la mia faccia ha cinque buchi se mi baci e mi percuoti
mi hai visto in discoteca breve la discografia
ho girato senza freccia vado avanti o dici basta
E’ magnetico il tuo stereo è magnetico il tuo stereo
Veloce come il suono la risposta di frequenza
ho un microfono nel petto
se mi baci io mi sveglio
siamo in diretta radio e la musica ci stende
e tutto intorno si è appannato
nel sedile di velluto
E’ magnetico il tuo stereo è magnetico
Veloce come suono urlo nudo sopra il mondo
nel sistema digitale entro adesso e faccio bene
nella cuffia ho il mio respiro e la soglia del dolore
dentro amplifico potenza
dentro cambio dissonanza
questa notte è un’incisione
viaggia l’eco del piacere
collegato non sconnesso voglio le tue mani addosso