Nelle nove tracce di Don’t Stop Dreaming, il tema dominante è senza dubbio l’amore, ma l’attenzione ai diritti umani, alla politica e agli ideali di Paolo Preite è accentuata e calata nella vita quotidiana: in canzoni come I Wanna Hold Your Hands – il singolo del lancio del cantautore che nel testo cita il primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo («All human beings are born free, we are equal in dignity, we are equal in rights») – e in Neda, canzone della quale è lo stesso Preite a spiegarci le ragioni: «perché ho deciso di dedicare una canzone a Neda? Qualche anno fa, come milioni di persone, vidi su Youtube quel video che mostrava la morte di Neda in tutta la sua crudezza. Aveva un anno in più di me, era una grande appassionata di musica e il suo nome in persiano significa “Voce”. Beh, una cosa che mi riesce degnamente è scrivere canzoni, e la sera stessa che vidi il video scrissi questo brano per lei… è uno dei pezzi di cui vado più fiero». Neda Agha-Soltan – lo ricordiamo – fu uccisa il 20 giugno 2009 durante gli scontri di piazza avvenuti a Teheran contro la dittatura. Paolo Preite è stato il primo cantautore italiano a dedicarle una canzone. In Don’t Stop Dreaming, oltre al già citato Fernando Saunders, non mancano altre collaborazioni internazionali di richiamo: Kenny Aronoff (storico batterista di John Mellencamp, che ha suonato, tra gli altri, con Vasco Rossi, Bon Jovi, Lynyrd Skynryd, Smashing Pumpkins ed Elton John) che ha saputo conferire l’impronta del suo stile a I Wanna Hold Your Hands, e poi Sonia Rossi, giovane e talentuosa cantante residente nella Repubblica Ceca che duetta con Preite nel brano Love, Love, Love.
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