Il suono di Haiti è dominante nel jazz piano di Henri Pierre Noel. “Merci bob Dieu” è la prima delle dodici tracce dell’album strumentale “One More Step” godibile anche per la prossima estate. https://www.facebook.com/henripierrenoel Da segnalare, anche “l’approccio fotografico” di un compositore classico, Oderigi Lusi. Quella del musicista campano è opera da camera. Sul Sentiero degli Dei è un Melologo in otto quadri ispirato alla leggenda dei Due Fratelli di Vietri sul Mare (SA), composto da Lusi con versi di Varnadi, affidato al Demetra Ensemble e presentato dalle immagini del pittore Fernando Masi.
La musica dei Caravan Palace sfugge ad ogni tentativo di categorizzazione ma sicuramente colpisce come un pugno ben sferrato. La band – formata da 7 musicisti – dà vita ad uno spumeggiante cocktail di swing, hip hop, jive e house. Il loro stile è ricco di riferimenti stilistici agli anni ’20 e all’atmosfera bohemiènnedella Rive Gauche parigina, aggiungendo però chiari elementi del 21esimo secolo. Ed è proprio in uno studio parigino che i Caravan Palace lo scorso anno, hanno registrato il loro terzo album, fondendo alla perfezione musica elettronica, una house edonistica e il jazz d’anteguerra ed evocando lo spirito di un Quintette du Hot Club de France in chiave moderna. Il risultato è unico nel suo genere: un disco sofisticato, eclettico e inebriante. La formazione francese è stata subito notata sia per il virtuosismo dei suoi musicisti, che per la capacità di offrire uno spettacolo divertente, innovativo, elegante e un po’burlesque. Anche gli italiani li hanno apprezzati nella loro ultima data milanese lo scorso 11 luglio.