Tra le mode musicali di fine anno è diffusa, tra addetti ai lavori ed appassionati di musica, quella di stilare classifiche del meglio del meglio della produzione musicale dei 365 giorni passati. Per voglia di condivisione, per attirare lettori oppure curiosi, per quella meravigliosa sete di scoprire sempre canzoni nuove oppure sconosciute, facendoci sorprendere dal fascino della novità e dalle note, ognuno di noi, esploratori musicali, quando un anno sta per andarsene, desidera ricordare quali sono state le canzoni che abiiamo scoperto, ascoltato, disprezzato o amato di più. Su tutti i giornali – musicali o generalisti che siano – troverete classifiche oppure sondaggi lanciati da esperti del settore. Sui blog di settore ne troverete altrettanti, più o meno rispondenti ai gusti personali dei blog masters. Su musicheculture oggi troverete uno dei migliori dischi che ho avuto il piacere di ascoltare quest’anno ed anche l’inizio di una classifica del meglio del meglio che pubblicherò “a puntate”, perché è tutto ciò che il tempo che ho a disposizione mi concede di fare. Voi, intanto, se avete proposte, suggerimenti, giudizi da esprimere sulla musica che avete ascoltato, interpretato e realizzato (nel caso siate dei musicisti), esprimetevi pure senza tabù e cogliate questo mio invito a condividere con me le vostre esperienze musicali targate 2012, se ne avrete voglia e piacere.
Io comincerò da un album che è una meravigliosa immersione nel soul.
CURTIS SALGADO ha pubblicato Soul Shot. Registrato in gran parte a Los Angeles con molti dei membri della Phantom Band Blues, e poi a Portland, con Marlon McClain e alcuni altri musicisti del luogo, l’album di colui che fu tra gli ispiratori del personaggio di John Belushi nel film “The Blues Brothers”, per non smentire la fama di Salgado, sta con un piede nel soul e un altro nel R’n’B. Soul Shot è un’esplosione d’energia deflagrante, generata dal lavoro sapiente di un artista che riesce a manipolare la materia prima e tradizionale di questo filone musicale afroamericano e a rivestirla di una sorprendente e moderna vitalità.
L’album contiene 11 tracce, la maggior parte delle quali portano la firma dello stesso Salgado, e comprende alcune cover. Il disco è uscito nei primi mesi di quest’anno (ad aprile) su etichetta Alligator/Universal: una Major che nella sua scuderia ha ancora molti cavalli di razza e che crede ancora nel R&B elettrico e nel retro-soul che non passa mai di moda.
1
What You Gonna Do?
Darryl Carter / David Sanders / Bobby Womack
Curtis Salgado
3:09
2
Love Comfort Zone
David Duncan / Kevin McKendree / Curtis Salgado
Curtis Salgado
4:38
3
Gettin’ To Know You
George Clinton / Garry Shider
Curtis Salgado
5:33
4
She Didn’t Cut Me Loose
David Duncan / Marlon McClain / Curtis Salgado
Curtis Salgado
4:20
5
Nobody But You
Charles Hodges
Curtis Salgado
3:38
6
Let Me Make Love To You
Allan Felder / Walter Sigler
Curtis Salgado
3:51
7
Love Man
Otis Redding
Curtis Salgado
3:12
8
He Played His Harmonica
Rusty Hall / Curtis Salgado
Curtis Salgado
4:29
9
Baby, Let Me Take You In My Arms
Abrim Tilmon
Curtis Salgado
3:52
10
Strung Out
Johnny “Guitar” Watson
Curtis Salgado
5:30
11
A Woman or the Blues
David Duncan / Curtis Salgado
(samples)