I Bastille e il Beefeater Alchemy Project

bastille musichecultureVedi Napoli e puoi muori oppure vai a Pompei e trovi (ancora) l’ispirazione per nuove canzoni. Un viaggio di tre mesi alla ricerca di suoni, trend, idee, influenze e persone. Un distillato di culture europee da assorbire e poi portare in sala di registrazione e farne musica. E’ il progetto del Beefeater. I viaggiatori/testimonial sono i Bastille. L’indie band numero uno del Regno Unito ha viaggiato attraverso il Vecchio Continente per girare un documentario itinerante che si può seguire sul sito del Beefeater. I Bastille erano partiti da Londra diretti a Barcellona. Ma la loro seconda tappa è stata Pompei.l’8 e il 9 luglio scorsi Dan Smith, Chris Wood, Kyle Simmons e Will Farquarson si sono fermati a Napoli, agli scavi di Pompei e hanno girato le loro immagini. Tra le cose che maggiormente colpiscono l’immaginario della band alternative rock inglese, insieme alla storia e alla cultura, sono la pizza Margherita originale e il caffè che si beve nella tazzina.

  Immagini per noi familiari e consuete, per loro diverse. Suggestioni che i Bastille devono tenere a mente e ringraziare, se non altro perché, quel gruppo che nel 2011 nasceva in una stanzetta di Londra e prendeva il nome dagli avvenimenti del 14 luglio 1789, a Pompei, deve il suo straordinario successo internazionale, perché “Pompeii” è il titolo della sua più nota canzone. Il singolo era già uscito lo scorso gennaio ed è subito diventato una hit in tutto il mondo. Precede l’uscita dell’album di un mese: Bad Blood, che arriva a febbraio e che è ancora tra gli album più venduti in UK. Merito forse proprio di quell’immaginario particolare della band che, dopo “Pompeii” – giusto per restare in tema – ha rilasciato i singoli “Laura Palmer” (ve la ricordate la protagonista de “i Segreti di Twin Peacks, telefilm di M. Frost e D.Lynch, con la celebre battuta “fuoco cammina con me”?) e, a giugno, “Things We Lost in the Fire“. Una volta terminato il viaggio, con la tappa di Dublino, il gruppo rivelazione inglese tornerà in patria e si metterà al lavoro, sfornando probabilmente un altro singolo di successo. Sicuramente  fondendo materiali sonori di stampo europeo e alimentando” il sacro fuoco dell’arte”…. magari proprio con quella marca di gin, il Beefeater, promotrice del progetto.

 

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