Gli Emerald Leaves al loro debutto discografico con il loro primo album, omonimo, pubblicato l’etichetta italo-belga Jus De Balles lo scorso 13 giugno. Andrea Giommi, Giacomo Governatori e Alessandro Gobbi non sono comunque degli esordienti: membri di Edible Woman, Leg Leg e Caffiero, i tre componenti del progetto Emerald Leaves sono inseriti a pieno titolo nella scena underground italiana da oltre 10 anni, e con quest’album sembrano riscoprire quella primigenia del kraut Rock che è appartenuta ai Neu e la voglia di sperimentare cose nuove e originali partendo però dalle radici che il rock, tra psichedelica, elettronica e anticipazioni new wave, aveva piantato negli anni ’70.
Questo l’approccio e queste le atmosfere che si respirano in The Emerald Leaves, un lavoro contenente 7 brani dominati dall’elettronica e forgiati attraverso uno spiccato e personalissimo gusto per la melodia che rende queste canzoni (i testi sono cantati in inglese) molto interessanti e particolarmente adatte all’ascolto radiofonico. Suoni attuali e per nulla cristallizzati nel passato, arrangiamenti che ricordano le prime sperimentazioni e che sostengono voci che si fanno a volte romantiche, altre cupe, impregnate di sogni e di allucinazioni.
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