Negli anni 90 Ginevra era la città più squat d’Europa. Il 5 settembre del 1992, a Zurigo, si svolse la prima edizione di Street Parade, il più importante evento techno della nazione: grazie alla “cultura della notte” di quei giovani si sviluppò il concetto di città-metropoli, da vivere intensamente e senza confini. Al terzo appuntamento di Listen (rassegna dedicata alla musica e alla cultura elvetica), fra sedute d’ascolto e conferenze informali, il 17 aprile scorso, è stata possibile un’immersione intellettuale e sensoriale nelle immagini e nei suoni di quei trip sintetici, tra testimonianze di esperti e suoni recuperati da vinili e nastri dell’epoca. A parlare dell’evoluzione della popular music elvetica – e soprattutto a suonarla – sono stati la dj Marie-Avril Berthet e il Duka – uno dei massimi esponenti della cultura underground romano – che hanno curato l’incontro selezionando le musiche da rave illegali e club techno alternativi: Energy, Garden of Eden, Evolution i nomi dei rave più noti e frequentati fino a 20 anni fa, per un genere musicale che dominava l’Europa sotterranea e rappresentava la faccia violenta e controversa della techno music o di quella dance che dominò anche l’Italia, attraverso grandi protagonisti.
Nell’immagine: The Young Gods,