Karl Potter: napoletano del New Jersey, mago delle percussioni

karlpotterIeri mattina è morto Karl Potter. Il “Neapolitan Power” perde uno dei suoi esponenti di spicco. Considerato da molti come il fratello “nero” di Tony Esposito, il percussionista di Pino Daniele, nato in New Jersey (il 16 luglio 1950) ma trapiantato a Napoli fin dagli anni settanta, è stato una colonna portante per buona parte della produzione musicale di artisti e cantautori napoletani ed internazionali. Nel suo sangue scorrevano lo swing e il bebop ma una brutta forma di diabete se l’è portato via. Pino Daniele & Friends, in tournée, hanno rimpianto la sua assenza sul palco. Nel 1978 Potter è al fianco di Tony Esposito, con il quale incide “La Banda del Sole” e, quattro anni dopo, è sul palco del tour di Pino Daniele, a sfoderare il temperamento di un fuori classe della batteria e delle percussioni e a regalare ritmi intensi e calore a pezzi memorabili come “Donna Cuncetta”. Negli anni Potter ha collaborato con Tony Esposito, Joe Amoruso,Mel Collins, Jeremy Meek, Karl Bullen. Ha suonato anche per Napoli Centrale, Edoardo Bennato e Tullio De Piscopo (“Gatta ci cova”, Sanremo 1993), Herbie Hancock, Alphonso Johnson, Charles Mingus, Dizzy Gillespie, Gato Barbieri, Antonello Venditti, Lucio Dalla, Lucio Battisti, Pfm, Renato Zero, finché, nel 1998, pubblicò il suo primo album solista “Jean’s highlife”. La sua mancanza sarà avvertita anche da migliaia di appassionati di musica. Senza Karl Potter, il Neapolitan Power non sarà più lo stesso.

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