La notte della…pubblicità occulta

Mi appresto ad ascoltare l’ultimo album di Jovanotti, la notte dei desideri: incerta l’impressione che mi ha fatto il testo del singolo che fa da traino a tutto l’album; odioso l’attacco di tastiere alla Cold Play (o almeno, quelli della serie, quando i Coldplay scadono vergognosamente nel pop più trito, ritrito, scontato, “scotto” e rimasticato); ruffiana l’interpretazione di Lorenzo Cherubini che si alza la mattina e sbandiera in primo piano la testata di Repubblica: che si tratti di  una svista, di un caso, di un’ingenuità, di uno scambio tra marchi (Jovanotti usa una pagina che è un fake), non somiglia certo al modo di rappresentare l’italiano medio e lettore medio, visto che, nel 1989, al gruppo italiano pop più popolare tra le fila degli “italiani medi”, per evitare le stesse magagne ed imbroccare per errore la strada della pubblicità occulta, venne in mente di modificare il testo di una loro canzone “Uomini soli”, sostituendo le parole “perduti nel Corriere della Sera” con “perduti nel giornale della sera”. E sì che l’uomo medio, l’uomo solo, poteva essere davvero stilizzato nell’immagine del lettore del “Corsera”, che è il quotidiano più letto in Italia. E va be’: si vede che sia Repubblica che Jovanotti sono reciprocamente generosi quando si tratta di dare una bella immagine di sé. Il disco comunque non mi piace. Credo però che Jovanotti sia uno dei più bravi cantautori italiani. A presto, con i miei giudizi più dettagliati.

Pubblicato da musicheculture

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3 Risposte a “La notte della…pubblicità occulta”

  1. Se ripassassi da queste parti, fammi sapere che ne pensi. Ascoltami domani, se vuoi e se puoi su http://www.deliradio.it. Pensavo al Jazz e non a Jovanotti. Ma rileggendo altre mie cose mi accorgo di fare una strana impressione. No io ho un desiderio che non si avvera. Le altre cose invece posso sempre conquistarmele: credo nelle mie possibilità. Auguri

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