Woody Guthrie col Premio Tenco a Sanremo

Il premio per la canzone d’autore si sposta nel tempio della canzonetta e rende omaggio al grande precursore della canzone americana di protesta. Ricorre quest’anno il centenario della nascita di Woody Guthrie (nato il 14 luglio del 1912 e morto il 3 ottobre del 1967) e il Club Tenco ha deciso di celebrarlo il prossimo 16 novembre con un evento dal titolo “Da qualche parte lungo la strada”. Venerdì 16, al Teatro Ariston, Francesco De Gregori, accompagnato da Luigi Grechi e dall’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna, non mancherà di vantare la sua “discendenza artistica” dal cantautore dell’Oklahoma, mentre la nipote vera di Woody, Sarah Lee Guthrie, interverrà con le sue testimonianze, sullo stesso palco che lascerà lo spazio alle esibizioni dei Klezmatics, Giovanna Marini, Davide Van De Sfroos. Il 17 pomeriggio all’Ariston verrà proiettato il film di culto “This Land is Your Land”, ispirato all’autobiografia di Guthrie, “Bound for Glory”. “Da qualche parte lungo la strada” è un verso di “Song to Woody”, la canzone che Bob Dylan dedicò a Guthrie nel suo primo album (1962). La cover del brano aprirà lo spettacolo e sarà eseguita dai King Of The Opera, una band emergente che vorrebbe raccogliere il testimone lasciato dal maestro. Come un ponte tra presente e passato e tra Nuovo e Vecchio Continente, sono molti i cantautori italiani che si sentono degli epigoni di Guthrie: Edoardo Bennato. Francesco De Gregori, Modena City Ramblers, Luca Barbarossa, hanno sempre interpretato le sue canzoni sul palco dei loro concerti. L’ultimo tra quelli citati, Barbarossa, come fece Bob Dylan a suo tempo, nel 1996, dedicò una canzone a Woody (“Il ragazzo con la chitarra”) ma poi la presentò anche in gara al Festival di Sanremo. E infatti, risalendo lungo i rami dell’albero genealogico musicale del cantautore, s’incontra prima De Gregori, poi Bob Dylan, poi Guthrie. Ma a fare da trait d’union tra i due cantautori romani e il menestrello di Duluth, c’era anche “mamma etichetta discografica”: la Columbia. Ma Luca Barbarossa non andrà a Sanremo, anzi: probabilmente parteciperà al festival del 2013 ma non sarà sul palco dell’Ariston in occasione dell’evento – tributo al maestro, il prossimo novembre. Le manifestazioni del 16 e del 17 novembre infatti sostituiranno in tutto e per tutto il Premio Tenco di quest’anno. Oltre a “Da qualche parte lungo la strada” (del 16), ci sarà “Siamo in Tenco. Nuovi progetti della canzone d’autore” (il 17) dedicata alle cosiddette “nuove leve”: Matteo Castellano, Dimartino, i Favonio, Dino Fumaretto, Anna Granata, Saluti da Saturno, Paolo Zanardi. Daniele Silvestri farà loro da padrino, intervenendo come ospite della serata. Molti degli artisti partecipanti sono stati selezionati attraverso i vari appuntamenti del “Tenco ascolta”, in tutta Italia. Le targhe Tenco per il 2012, invece, sono state assegnate ad Afterhours (per l’album Padania), Enzo Avitabile (per “black Tarantella”, miglior canzone in dialetto), Francesco Baccini (Baccini Canta Tenco – miglior interpretazione), Colapesce (“Un meraviglioso declino”, la migliore opera prima) e Zibba & Almalibre (il loro “Come il Suono dei Passi sulla Neve” è stato giudicato il miglior album in ex equo con quello degli Afterhours). “Da qualche parte lungo la loro strada musicale”, tutti questi artisti italiani viventi magari, forse, ricorderanno anche Luigi Tenco che, proprio a Sanremo, si tolse la vita, il 27 gennaio del 1967.

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