La musica di Paul Simon diventa Jazz con Lisa Lindsley e la Belle Epoque

Esistono molti modi per amare la musica di Paul Simon, e Lisa Lindsley e La Belle Époque le offrono un tributo in chiave jazz nel loro nuovo album. The Paul Simon Project è il quarto album della cantante di San Francisco e del suo combo parigino. In uscita il 20 ottobre 2023, il disco comprende sia alcuni dei brani più noti del cantautore sia canzoni meno conosciute ma rivestite di nuove sonorità. Per Lindsley, il progetto nasce da un amore che dura da una vita per la musica di Simon. Durante la sua adolescenza  – racconta – “il primo ballo che abbia mai fatto è stato su ‘59th Street Bridge Song‘”. Una sera, uscendo col pianista e arrangiatore francese Laurent Marode, “nella sua casa fuori Parigi tirò fuori la colonna sonora di Paul Simon per il suo film del 1980 One-Trick Pony e venne fuori la canzone ‘Nobody'”, ha detto. “Avevo dimenticato quanto fosse bello quell’album e ho detto che mi sarebbe piaciuto cantarlo. Ci siamo guardati e quasi contemporaneamente abbiamo detto ‘Dovremmo fare un album di Paul Simon!’” Anche il primo concerto a cui Laurent ha assistito è stato di Paul Simon. Vivacemente swing,  i jazzisti parigini de La Belle Époque sono: il batterista Mourad Benhammoud, il bassista Fabien Marcoz ed Esaie Cid al clarinetto, sassofono e flauto. Si tratta per lo più dello stesso cast stellare di Long After Midnight del 2016, acclamato dalla critica, e della fumante sessione di standard del 2017. Cantare, per Linda Linsley, è una carriera parallela a quella di pluripremiata doppiatrice. Infatti, l’artista è nota per il suo lavoro nei panni della Principessa Leila nel gioco Star Wars di Leap Frog e per i personaggi Soraka e Kayle nel popolarissimo League of Legends di Riot Games. L’album, di otto tracce, si apre con un passaggio di flauto in una versione elegante e vagamente rithm and blues di Fifty Ways to Leave Your Lover. La traccia numero due, Stranger to Stranger, diede il titolo all’album di Paul Simon del 2016. In questo disco il brano assume un pizzico di noir, grazie alla voce della Lindsey, i tempi dilatati e sincopati,  il clarinetto di Cid. Graceland perde i colori estivi originari ma non la sua freschezza e il ritmo, grazie ad un piavevole incastro tra pianoforte, percussioni e fiati. Anche la seconda traccia tratta dall’album di maggior successo di Simon Graceland , datato 1986,  Diamonds On the Souls of Her Shoes,  scivola su un pianofortr ondulato, ritmico e sulla flessibilità diella linea di basso di Marcoz, prima di aprirsi in un groove sudafricano dolcemente celebrativo. You’re Kind diventa una perla jazz adagiata sul pianoforte, il contrabbasso e la voce sensuale della Lindsley,  mentre la batteria porta il tempo con le spazzole. Bello l’assolo di clarinetto. Nobody, la canzone che ha dato il via al progetto, si sviluppa in chiave swing, accenni soul  e lungo e sensuale assolo di sax tenore. L’album si chiude con Still Crazy After All These Years, coi colori caldi del Jazz, la tromba di Cid e una versione che, più di tutte le altre tracce del disco, sì avvicina all’originale.

The Paul Simon Project nasce a Parigi, dove la Lindsley si era trasferita circa dieci anni fa con l’intenzione di restarci per un anno, ma sua figlia, allora aspirante contorsionista e allieva della Scuola del Circo Fratellini, convinse sua madre a restare più tempo nel capoluogo parigino e a lanciarsi in questo progetto musicale. Ora ne è nato un disco pregiato e bello d’ascoltare.

Pubblicato da musicheculture

Musicheculture, sito di informazione, storia, attualità e cultura musicale diretto Giuseppina Brandonisio,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.