Per questo nuovo brano l’attivista LBGTQI si è ispirata a “La vita davanti a sé”, il romanzo dello scrittore francese di origine lituana Romain Gary, vincitore del premio Oscar nella sua omonima trasposizione cinematografica del 1977.
“Povere e pelle” è quindi la narrazione musicale di un incontro, una metafora del desiderio di fondersi, confondersi e appartenersi ben espressa attraverso i suoni dell’elettronica a tratti hip hop e l’interpretazione di Lilith Primavera e l’attore Simone Farinon, entrambi protagonisti del video realizzato dal regista Andrea Rusich e prodotto dalla Noise Video.
…E chissà che anche il singolo in questione non lasci un segno indelebile o fugace, in attesa dell’album, mentre la ragazza “riccia, roccia e rock”, continua a combattere la sua battaglia per l’accettazione delle diversità e i diversi modi d’esser donna, contro la cultura dominante, stereotipata e rifiutante (ricordiamo che la cantante, attrice, performer, modella trans, nel suo recente coming out ha espresso con decisione il diritto delle persone LBGTQI ad essere accettate e rispettate ed il dovere che hanno le famiglie di comprenderle ed accoglierle), talmente chiusa nei propri schemi mentali da non lasciare spazio e dignità a quanti etichetta come diversi.
Per maggiori informazioni su Lilith Primavera è possibile visitare il suo sito ufficiale